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.Farsi amico un pappagallo, è un topic mirato a tutti quelli che magari non hanno mai avuto un tal pennuto in casa, o che magari lo hanno da molto tempo, ma non sanno che un pappagallo può diventare come si usa dir "domestico".
Per pappagallo domestico si presta facilmente ad esserlo un allevato a mano, pratica dall' etica un pò dubbia, ma di quasi certo risultato.
Questo però può ovviamente anche valere per soggetti selvatici, cioè allevati dai propri genitori pennuti, impauriti proprio per natura dagli esseri 20 volte più grandi di loro(noi).
Per eliminare questa idea dai loro cervelletti, bisogna armarsi di:
- tanta pazienza
- forza di volontà
- cibo preferito del pennuto ( es. panìco, semi di girasole o mela )
Appena portato a casa il nostro nuovo amico è bene fargli passare un periodo di quarantena (almeno 2 settimane) in una stanza diversa, oppure alla distanza di 8 m quadrati da altri animali, in modo che se il nuovo arrivato presenta malattie incubate, si evita di trasmetterle agli altri e con cure veterinarie è possibile curarle.
Alloggiato in una gabbia adatta, che per le calo non deve essere minore di 70cm lunghezza x 50cm profondità x 80cm altezza , con i loro giochini, fatti anche a mano , come una corda annodata con dei tappi di plastica o catene luccicanti o altro ancora, bisogna lasciare il tempo al pennuto di ambientarsi alla nuova postazione, questo richiede in media 4-5 giorni. Sicuramente i primi giorni, ancora spaventato dal trasporto, non mangerà spesso, ma passate le prime paure comincerà a cercare le vaschette coi semi e acqua.
Quando comincerà a canticchiare frequentemente o semplicemente non lo vedrete più spaventato al vostro passaggio, il pappo si sarà finalmente ambientato, quindi potrete cominciare con le prime fasi di addomesticamento, che per facilitare suddividerò in varie fasi da seguire severamente.
Se per la vostra fretta, ne salterete qualcuna il vostro pappo potrebbe prendere troppa paura nei vostri confronti e di conseguenza bollarvi come essere pericoloso.
Anche vero che alcuni siano invece fin da subito fiduciosi, come nel caso delle calopsite, molto soggette a fraternizzare con noi umani.
Una volta che vi sarete resi conto di ciò, vedrete a che fase sarete arrivati e continuate con le altre.
Fase 1
Dovrete passare molto tempo davanti alla gabbia, con movimenti mai bruschi, ma sempre molto molto lenti e tranquilli, se ad esempio vi scappasse un starnuto, sarebbe molto meglio tapparsi il naso e con mooolta calma allontanarsi di un paio di metri dalla gabbia, per poi dopo aver evacuato e successivamente ritornare indietro.
All'inizio se ne starà lontano da voi, in una angolo, appeso dall'altra parte dalla gabbia, non vi spaventate è tutto normale, serve proprio a questo tale fase.
Passando ore affianco a lui, vi accorgerete che pian piano, comincerà a non far caso alla vostra presenza.
Questa fase finirà quando, il pappo non si spaventerà più del vostro arrivo vicino alla gabbia (da fare sempre con calma ).
Utile è anche bisbigliare dolcemente qualcosa, io mi metto con la sedia vicino a loro e faccio quello che a me piace di più leggo con voce bassa, così che loro oltre ad abituarsi alla mia vista si abituino alla mia voce.
Fase 2
Una volta che non gli farete più paura, potrete cominciare a fargli conoscere le vostre mani, cosa che le terrorizza letteralmente.
Dovrete far cambiare la loro opinione su di voi, da predatori a dispensatori di cibo.
Prendete la cosa che notate gli piaccia di più (generalmente il panìco,) ma anche i semi di girasole sono ottimi a tal scopo, io di questi non ne metto mai nelle vaschette, così loro capiscono che se vogliono qualcosa di buono dovranno prenderlo dalle mie mani.
Proprio questo è il segreto, fargli desiderare qualcosa che si trova nelle vostre mani.
Quindi con la vostra spiga di panico, vi avvicinerete con la solita calma alla gabbia e sempre da fuori gli porgete delicatamente la delizia.
Come nella fase prima, il pappo si spaventerà all'inizio, poi man mano che ripeterete il procedimento ogni giorno, sarà spaventato sempre di meno, finchè alla fine si avvicinerà ad assaggiare.
Avrete completato la fase, quando il pappo si avvicinerà automaticamente a mangiare senza paure.
Fase 3
Quando non avrà più paura di voi (saranno passato 3-4 settimane) potrete cominciare ad aprire la porticina ed infilare poco per volta la mano, sempre munita di squisitezze, per invogliarlo ad avvicinarsi.
Meglio che la mano stia appena dentro la porticina e che non si muova da lì, deve essere il pappo che viene perso di voi, no voi da loro.
Come al solito, all'inizio ne saranno spaventati e man mano che perseverate, raggiungerete l'obbiettivo di questa fase, cioè che verrà a mangiare nel posatoio più vicino ciò che avete in mano.
Questa è una delle fasi più complicate, sbagliare con un movimento brusco è facile, dovrete essere più immobili possibili e ripetere questa per una pò di giorni, anche se già si avvicinerà.
Fase 4
Una volta superata la fase precedente, il percorso sarà in discesa, visto che ormai si fiderà di voi e vi vedrà come un loro amico.
L'obbiettivo di questa fase è farlo salire sul vostro dito, avvicinandovi lentamente a lui, sempre con qualcosa in mano, ma col dito orizzontale, dovrete sempre a tappe, portarlo verso il sottopetto e mentre lui mangia, spingere il dito contro costringendolo a salirci sopra.
Ripetete fino alla nausea questo passaggio fino a quando salirà da solo, automaticamente senza doverlo spingere e senza cibo in mano, vi ci vorranno parecchi giorni, ma poi sarà una bella soddisfazione, ve lo assicuro.
Io di solito faccio questo semplice esercizio,lo faccio salire e scendere da un posatoio all'altro trasportandolo io e col mio cocorito ha funzionato benissimo.
Fase 5
Ormai che avrete finalmente conquistato la fiducia del vostro amico, e che anche toccandogli il petto o la testolina lui non scapperà più, potrete cominciare a farlo uscire dalla gabbia.
I primi giorni, lo prenderete col dito e cercherete di tirarlo fuori, sicuramente non vorrà uscire dal suo rifugio, quindi riprovateci, un paio di volte e se non sarà uscito ancora tenetegli la porticina aperta ed allontanatevi di qualche metro, così che lui esplorando pian piano prenderà fiducia dell'ambiente esterno.
Superate le prime paure potrete posarlo all'esterno su un trespolo creato da voi, il più vicino possibile alla gabbia e fare gabbia trespolo con lui sul dito,per un pò di giorni, finchè si abitua ed a gabbia aperta ci vada da solo.
Probabile, che spaesato cominci a svolazzare a destra e a manca, appendendosi a quadri, o nascondendosi sopra i mobili, a tal proposito vi dico, che deve essere lui sempre a decidere di venire da voi e non voi a prenderlo con la forza, perchè lo odiano e finirete a dover rifare tutto da capo.
Meglio conquistarli con il solito panìco, finchè non salirà sopra il vostro dito, così lo rimetterete dentro la gabbia per poi riprendere il giorno dopo. Una volta uscito, nel caso non riusciste a riportarlo dentro ci sono 2 opzioni: aspettare che torni da solo (ovviamente non date da mangiare fuori dalla gabbia) oppure fatelo salire su bastoncino e distraendolo con qualcosa di buono da mangiare fatelo entrare delicatamente dentro la gabbia.
Saggio è togliere piante e soprammobili a cui tenete, perchè potrebbero fargli male ed anche romperli.
Fate abituare il pennuto a venire al vostro richiamo, premiandolo con squisitezze ogni volta che lo fa.
Conclusioni
Sottolineo ancora che la calma è molto importante, eseguite più e più volte ogni fase, il vostro obiettivo è farvelo amico e non obbligarlo ad esserlo.
Vi ricordo inoltre che ognuno ha il suo carattere, c'è chi si fida di meno, chi di più, chi ha subito traumi per maltrattamento da parte di allevatori, chi è stato cresciuto con fratelli allevati a mano e quindi ha visto che la mano di un uomo non è pericolosa.
Se un pappagallo dopo svariate volte non vuole collaborare è saggio lasciarlo stare ed accettarlo per quello che è, come il mio parrocchetto Nando di ben 12 anni, che per traumi infantili, si fa avvicinare da dentro la gabbia solo da me e solo se ho qualcosa da mangiare, sennò sono beccate mooolto dolorose.
Vi ringrazio per l'attenzione, se ci sono dubbi o dimenticanze, commentate pure.
Bye
Edited by gippi - 18/1/2020, 15:36
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Guida ben fatta!! 
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CHRIILMITO+1 Like .
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Ottima guida, grazie Gae! . -
Larienel+1 Like .
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"sicuramente nn vorrà uscire dal suo rifugio" Casper si è lanciato fuori alla prima occasione 
Effettivamente però con una calo allevata a mano da "esempio" è diverso, perché la imita.. -
+2 Like .
esatto la tua situazione è diversa . -
Fificarol+4 Like .
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grazie mille.. ho stampato la tua guida e la seguiro voce per voce... . -
anplorz+1 Like .
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Grazie per la guida, l'avevo letta qualche giorno fa e la sto seguendo passo passo. . -
Minopoli+1 Like .
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Salve ho unandomanda da farvi, é utile farlo dormire nella gabbia vicino al mio letto? Oppure al buio non riesce a percepire la mia presenza...lo dico per farlo abituare al suo padrone . -
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diciamo che più ti vede meglio è, ma al buio nn servirebbe a nulla! . -
Giulia =-D+1 Like .
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Grazie mille!!! Mi sarà molto utile 
Spero di riuscire ad ottenere ottimi risultati (dato che è la mia prima esperienza) 
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ABIOSISTER+1 Like .
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io ho preso il mio cao, proprio stamattina, 4 3 mesi ha. era spaventatissimo, ma ora, mio fra sta giocando alla play e ascolta la musica, e il calo e stra agitatoooooooo salta balla canta tantissimoooooooo. sn troppo contenta, credo che il mio calo sia gia abituato alla casa, ma nn inizio gia l'addestramento.
il mio calo si chiama Zeus!. -
+1 Like . salutaci Zeus!
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Giulia =-D.
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Grazie per questi preziosi consigli, ora sono riuscita a fare grandi progressi ( in solo 7 giorni la tengo sulla spalla,lefaccio le coccole e non mi soffia) 
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CHRIILMITO+2 Like .
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Mi raccomando per avere questa e altre guide scarica "The CaloBook" il libro ufficiale del forum! . -
Amy 54+1 Like .
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Io la scaricherò prossimamente sul computer,ma poi visto che le guide si aggiungono man mano,si fanno altre edizioni? .
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